giovedì 1 maggio 2008

PREFAZIONE




Ciao a tutti !!!
Ho fatto una ricerca su internet e, con grande stupore, ho notato che è praticamente impossibile trovare notizie su Stefano Arlotti, ciclista nato nei pressi di Rimini che ha alle spalle una carriera di tutto rispetto.

Nel 2008, poi, è stato pubblicato un libro dal titolo "Dal Ciclismo Eroico Ai Giorni Nostri" scritto dal signor Decio Testi e sul quale hanno espresso il loro parere personaggi autorevoli quali, ad esempio Davide Cassani e Marino Bartoletti (per citarne un paio). Con l'uscita di questo testo, ho vivamente sperato di poter leggere finalmente le gesta di Arlotti ma sono rimasto profondamente deluso perchè le poche righe che ci sono su di lui non gli rendono assolutamente giustizia...anzi (se ne avrete l'occasione, la pagina a lui dedicata è la 30).

Per questo motivo ho decisio di creare io un sito interamente dedicato a questo corridore di modo che tutti possano apprezzare le sue gesta compiute in bicicletta.

Attualmente questo sito è in elaborazione; vorrei ringraziare tutti coloro che mi stanno aiutando a cominciare dalla signora Barbara del G. S. Pedale Riminese.

Nell'attesa di completarlo, spero sia di Vostro gradimento ed invito tutti coloro che avessero fotografie o articoli su Stefano Arlotti (oppure chi volesse da me altre notizie) a contattarmi all'indirizzo e-mail andreasabattini@alice.it
Grazie.

IL MIO ARTICOLO SU STEFANO ARLOTTI


Questo articolo, è stato pubblicato sul giornale "Chiamami Città" a pagina 15 nell'uscita per la settimana dal 14 al 20 dicembre 1999.
Ecco, per esteso, il suo contenuto.
LA STORIA DI STEFANO ARLOTTI QUELLA DI UN CICLISTA PIU' DOTATO CHE FORTUNATO
IL NUMERO UNO DELLA RIMINI
CHE PEDALA SULLE DUE RUOTE
Trentaquattro anni fa, precisamente il 19 dicembre 1965, nacque a Santarcangelo di Romagna Stefano Arlotti colui che, senza ombra di dubbio, mi sento di definire il ciclista più talentuoso che Rimini abbia mai avuto. All'età di 14 anni, convinto dal compianto babbo Carlo, comincia la cua carriera indossando la maglia del G. S. Pedale Riminese. Nel 1980 passa alla categoria allievi, dove si mette in luce per la prima volta nella gara di Sassofeltrio (cade a 500 metri dal traguardo e alla fine è 12°), ma è l'anno dopo che coglie la prima vittoria imponendosi nel classico Trofeo Melandri. Dopo due annate fra gli juniores (fra le vittorie più importanti il Trofeo Valli), nel 1984 avviene il passaggio fra i dilettanti nelle file del gruppo sportivo "Alexander-Soldati" e di lì a poco arriva la prima vittoria (Trofeo Città di Capanaguzzo 4 marzo 1984). Nel 1985 cambio di scuderia e, con la nuova maglia del G. S. Siapa di Bologna, due eccellenti affermazioni: la Corsa della Pace di Sant'Ermete e, soprattutto, il 43° Classico Giro del Medio Po, quella che, forse, si può definire la sua più importante vittoria nelle corse in linea. Nel 1986 entra a far parte del G. S. Giacobazzi. A febbraio subito un grosso piazzamento nella corsa di Diano Marina (3°, il primo è Fondriest); vittoria al classico Giro dell'Alto frignano e ad aprile centra il VI Memorial Cialdini che gli vale la convocazione per partecipare al Giro delle Regioni e in nazionale. Una caduta in allenamento, però, gli negherà la maglia. Ma la stagione è ancora lunga e non gli mancherà il tempo per piazzarsi terzo al Piccolo Giro dell'Emilia (1° Gelfi) e per conquistare la maglia di campione regionale. Il 1987 è più scarno di successi (solo il 1° posto al 22° G. P. Casadei) ma quella maglia azzurra che per cause di forza maggiore gli era sfuggita l'anno prima, non può che arrivare ora. Così giunge puntuale la convocazione per partecipare al Giro del Delfinato, corsa open. Con il 1988 nuovo cambio di maglia (G. S. Soldati Gobbi Frutta). Nuovi successi: l'internazionale Coppa Apollo, la seconda tappa della Quattro Giornate Modenese e l'internazionale Giro di Campania. Da segnalare anche il 3° posto al Giro del Medio Po e la convocazione con la maglia della regione Emilia Romagna che gli garantisce la partecipazione al Giro Baby. Tutto questo gli apre le porte del mondo professionistico nel quale rimarrà per due stagioni prima con la maglia della Verynet Juvenes poi con quella della Italbonifica Navigare. Questi due anni saranno caraterizzati da numerosi problemi di salute e da varie cadute. La sfortuna, tuttavia, non gli impedirà di piazzarsi in diverse gare e di fiorare la vittoria al Giro di Romagna (ripreso a 500 metri dal traguardo). Con il 1991 c'è il ritorno fra i dilettanti nella formazione dell'Audax Piobbico. Tre saranno le vittorie: il 10° Giro della Provincia di Pesaro e Urbino, la corsa di Capriglia e la gara di Montappone (il 2° a 7 minuti). Nessuna vittoria nel 1992 con i colori della Mobili Panicali ma numerosissimi piazzamenti primo fra tutti il 5° posto all'internazionale di Capodarco.
La sua carriera si concluderà nel 1993 con la maglia dell'Autolelli. Un incidente stradale al ritorno dalla corsa di Diano Marina gli impedirà per sempre di continuare a gareggiare, ma non gli toglierà mai la palma di indiscusso numero uno del ciclismo riminese.

DATI ANAGRAFICI


Stefano Arlotti nasce a Rimini il 19 dicembre 1965.
E' un passista - scalatore alto 1,73 per 67 Kg.
Comincia a gareggiare nella categoria esordienti all'età di 14 anni; passa professionista alla fine del 1988 rimanendovi nelle due annate successive (1989 e 1990).
Nel 1991 ritorna a gareggiare fra i dilettanti. Termina la carriera all'inizio della stagione 1993 cioè quando un incidente stradale avuto rientrando da una gara gli precluderà il proseguimento dell'attività.

PRIME CORSE, PRIMA VITTORIA E JUNIORES







LE PRIME STAGIONI DILETTANTISTICHE




La carriera dilettantistica di Stefano Arlotti si può suddividere in due parti la prima che dura 5 anni e va dal 1984 al 1988 e la seconda di 2 stagioni cioè il 1991 1 il 1992 (nel 1993 causa incidente deve abbandonare).
Nel primo anno si mette in evidenza andando a vincere, il 4 marzo, il Trofeo Città di Capanaguzzo conquistato per distacco in una giornata dalle tremende condizioni climatiche.
Nel 1985 vince la Corsa della Pace di Sant'Ermete andando a vincere in volata (2° Vandelli) con uno sprint poderoso dopo aver attuato un gran recupero in quanto rimasto attardato causa una foratura; si impone anche nel 13° Classico Giro Del medio Po andando a vincere in perfetta solitudine.
Il 1986 parte alla grande con numerosi piazzamenti (fra i quali il 3° posto al Piccolo Giro dell'Emilia e all 16° G. P. Città di Diano Marina) e vittorie di grande prestigio quali il 6° Memorial Cialdini, il Campionato regionale Emiliano Romagnolo, il 3° Giro dell'Alto Frignano.
Nel 1987 ancora vari piazzamenti ma solo una vittoria il 22° G. P. Ciclistico Trofeo Marino Casadei disputatosi a Pioppa di Cesena. Comunque, arriva la convocazione in Nazionale per partecipare con la Selezione Italiana Dilettanti al 39° Critérium du Dauphiné Libéré.
Il 1988 lo consacrerà definitivamente: coglierà tre affermazioni di prestigio (la 16^ Coppa Ristorante Apollo 17, il Giro della Campania a tappe e la 2^ tappa della Quattro giornate modenese) diversi piazzamenti di rilievo e la convocazione nella rappresentativa regionale che prese il via al Giro Baby prima di passare professionista a fine anno.

13° CLASSICO GIRO DEL MEDIO PO


6^ COPPA MEMORIAL CIALDINI


Nella stagione 1986, il primo ciclista riminese a "timbrare il cartellino" è stato Stefano Arlotti. L'alfiere della Giacobazzi si è imposto con autorità nella VI Coppa Memorial Cialdini, corsa internazionale disputatasi in provincia di Pesaro con partenza ed arrivo ad Osteria Nuova il 20 aprile. Questa vittoria per Stefano è molto importante: per prima cosa vi hanno partecipato 115 corridori in rappresentanza di 5 regioni più la nazionale polacca, in secondo luogo perchè la stagione per lui non era iniziata la meglio complici alcuni malanni che lo avevano costretto ad interrompere la preparazione. La gara, molto dura, propone, fra le altre asperità l'ascesa per tre volte al Ginestreto che screma, passaggio dopo passaggio, il gruppo. Cercano di mettersi in evidenza diversi atleti fra i quali Galli, Siboni, Massi, Vona, Roscioli e il campione italiano Pelliconi. Al termine della terza discesa del Ginestreto, parte un tentativo di fuga di 6 corridori che risulterà decisivo: il gruppetto è composto da Arlotti, Paletti, Sciamanna, Marinelli, Tommassoli e Severini. Nei pressi del traguardo ci prova Paletti ripreso da Sciamanna che si porta a ruota tutti gli altri. A questo punto i 6 si giocano la vittoria in volata e Arlotti domina lo sprint staccando da ruota D. Marinelli ( 2° ) e F. Sciamanna ( 3° ).
Ordine d'Arrivo
1° Arlotti Stefano (che copre 145 Km in 3 ore e 25 minuti alla media di 42,439
2° Marinelli Domenico s.t.
3° Sciamanna Fabio s.t.